L'sola che non c'è è, più o meno, un'isola con meravigliose macchie di colore qua e là, e banchi di corallo, e vascelli pirati al largo, e selvagge tane solitarie, e gnomi che per lo più esercitano il mestiere di sarto, e caverne attraverso le quali scorre un fiume, e principi con sette fratelli maggiori, e una capanna che sta andando in rovina, e una vecchia signora straordinariamente piccola con il naso a becco ... / ... Di tutte le isole meravigliose, l'isola che non c'è è la più comoda e la più solida : non è nè troppo grande nè troppo articolata, non ha noiosi distacchi tra un'avventura e un'altra, anzi è graziosamente compatta. Quando voi ci giocate, di giorno, dopo averla costruita con le sedie e il tavolo, non ce niente che mette paura ma, nei minuti prima di addormentarvi, diventa reale ... / ... Anche voi adulti ci foste un tempo e, sebbene forse non vi approderete più, a volte potete udire il brusio della risacca ...

giovedì 22 maggio 2008

Regina di Cuore

Taci cuore, guai nei hai fatti tanti, accontentati di quello che il vivere ti offre, taci! Cosa vuoi, dove mi vuoi portare, non posso radere al suolo tutto quello che ho costruito, con tanto dolore e grandi sacrifici!

Mia regina, il cuore ha negli occhi la luce, e rifuggirà sempre le ombre. Non potrò mai tacere, mi spiace, da quando mi concedesti parola io non ho mai smesso di cantar alla vera vita, ed oggi non puoi più far tacere la mia voce, ora che di cuore sei fatta.

Basta, impazzirò, vuoi vedermi morta, accontentati, accontentati!

La regina era stanca di camminare sulla strada del cuore, che prendeva sempre sentieri stretti e solitari, dove raccoglieva ortiche chiamandoli miracoli, ma lei di miracoli non ne aveva mai visti.
La regina era ormai l'ombra di se stessa, la sua ombra aveva corpo e poteva osservarla da troppo tempo seduta sul ciglio di strada, afflitta e malinconica, avvolta da un silenzio funebre. La regina le andò incontro e mentre con una mano le carezzava il capo disse:

Cara ti capisco, hai dolore ed io soffro con te, è colpa del cuore, ma il cuore lo sai non può tacere!

L'ombra prese a piangere disperata, dicendo:

Regina non ho con me la forza per andare avanti, son qui su questo ciglio di strada da tempo, ormai le ragnatele hanno cucito i miei piedi alla terra, ed io anche volendo non riesco più ad alzarmi.

La regina si girò con odio verso il suo cuore e piena di rabbia sibillò:

Vedi cosa hai fatto, hai buttato la mia ombra nella disperazione! Ti odio!

Il cuore era ormai un sole alto nel cielo, la regina per guardarlo dovette alzare di molto lo sguardo, e quando finalmente lo vide giungere a dimora, ritornò a guardare alla sua ombra non trovandola più.
Meravigliata si girò rapidamente verso il cuore:

E la mia ombra? Che fine ha fatto, era qui legata alle sue ragnatele?

Il cuore sorrise per l'ingenuità della sua regina.

Il sole è sorto, non ci sono ombre in questo cielo, mia signora.

La regina guardò al suo orizzonte, è il peso che aveva nel cuore sembrò dissolversi all'istante, furono lacrime di gioia quelle che scesero dai suoi occhi brillanti, nuove scarpe apparvero ai suoi piedi e il cammino divenne leggero.

E il cuore disse:

Il sole del cuore nasce, cresce ma non muore. Mai si fermi il cammino dell'uomo che ascolta la voce del cuore, se vorrà veder sorgere il suo sole.



Cleonice Parisi

lunedì 12 maggio 2008

Rieccomi :-P

Ciao bimbi sperduti,

vedo che l'idea dell'indovinello non vi è piaciuta tanto ... a parte qualcuno che mi ha contattato a posta per sapere la risposta ... la risposta era "QUANDO SI FERMA SCENDO DALLA GIOSTRA" ... ahahahahaha ... che scimità vero ? :-)
Comunque penso che tornero con le mie storielle trovate qui e li per il mondo :-) ... ma voi non siate così passivi, io ci sono qui lasciate anche un segno del vostro passaggio ... Vi voglio un mondo di bene ..





Peter